martedì 3 novembre 2015

CAMBIARE.


L’uomo è un animale abitudinario, questo è risaputo.
C’è chi ama circondarsi sempre delle solite persone, chi percorre sempre la stessa strada e, addirittura, chi rimane destabilizzato se trova occupato l’armadietto a cui affida abitualmente i propri tesori in palestra o sul posto di lavoro..


Questo è stato un lunedì di cambiamenti e ho potuto riflettere a quanti limiti siamo capaci di porci quando, invece, avremmo possibilità infinite di crescita e di miglioramento..personale intendo..
Io ne so qualcosa, credo di posizionarmi nella Top Ten delle persone che conosco per “limiti autoprodotti”.. ho una fantasia sprezzante a crearli, una strana forma di fede per crederci totalmente e una tenacia surreale per non riuscire a liberamene.

Capitano giorni in cui ne superi uno, di questi limiti, e capisci che ne potresti superare due e poi tre, una sorta di domino immaginario del limite; ma devi fare veloce, perché lo sai benissimo che la paura prende spazio, lo prende tutto, è capace di contorsionismi inaspettati pur di occupare intere aree della nostra mente.



I cambiamenti possono essere spaventosi, specialmente per chi ne coglie ogni singolo dettaglio.
Il più delle volte i cambiamenti sono necessari, soprattutto per chi ne coglie ogni singolo dettaglio.
Oggi ero in auto e mentre riflettevo a tutto ciò mi è venuto in mente un libro. Devo ancora leggerlo, è nella mia lista ufficiale, parteciperà al prossimo “turn over” del mio comodino!

“Per dieci minuti” il titolo. (Chiara Gamberale)



Dieci minuti al giorno, tutti i giorni, per un mese. Fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura.

Ci posso provare. Credo di farcela. Non vedo l’ora.

E voi l’avete già letto? Siete aperti al cambiamento o preferite le vecchie e rassicuranti abitudini?!

Alice

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