L’uomo è un animale abitudinario,
questo è risaputo.
C’è chi ama circondarsi sempre
delle solite persone, chi percorre sempre la stessa strada e, addirittura, chi
rimane destabilizzato se trova occupato l’armadietto a cui affida abitualmente
i propri tesori in palestra o sul posto di lavoro..
Questo è stato un lunedì di cambiamenti
e ho potuto riflettere a quanti limiti siamo capaci di porci quando, invece,
avremmo possibilità infinite di crescita e di miglioramento..personale
intendo..
Io ne so qualcosa, credo di
posizionarmi nella Top Ten delle persone che conosco per “limiti autoprodotti”..
ho una fantasia sprezzante a crearli, una strana forma di fede per crederci
totalmente e una tenacia surreale per non riuscire a liberamene.
Capitano giorni in cui ne superi
uno, di questi limiti, e capisci che ne potresti superare due e poi tre, una
sorta di domino immaginario del limite; ma devi fare veloce, perché lo sai benissimo
che la paura prende spazio, lo prende tutto, è capace di contorsionismi
inaspettati pur di occupare intere aree della nostra mente.
I cambiamenti possono essere
spaventosi, specialmente per chi ne coglie ogni singolo dettaglio.
Il più delle volte i cambiamenti
sono necessari, soprattutto per chi ne coglie ogni singolo dettaglio.
Oggi ero in auto e mentre
riflettevo a tutto ciò mi è venuto in mente un libro. Devo ancora leggerlo, è
nella mia lista ufficiale, parteciperà al prossimo “turn over” del mio comodino!
“Per dieci minuti” il titolo.
(Chiara Gamberale)
Dieci minuti al giorno, tutti i
giorni, per un mese. Fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori
dai soliti schemi. Per smettere di avere paura.
Ci posso provare. Credo di
farcela. Non vedo l’ora.
E voi l’avete già letto? Siete
aperti al cambiamento o preferite le vecchie e rassicuranti abitudini?!
Alice
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