20 ANNI E NON SENTIRLI.



Cosa avrei potuto conservare dei memorabili anni 90? Sicuramente molto, nel mio armadio. Se fossi stata più oculata. E invece no, in sporadici attacchi di generosità, ho caricato in auto borse piene di ricordi e via sgommando verso la raccolta abiti usati. Per i meno abbienti, c'è scritto fuori. Che almeno, a ripensarci, mi sento meglio.

UN GIORNO SARAI UN POSTO BELLISSIMO.

Era da tempo che avevo intenzione di leggere questo libro. Ed ora che l’ho fatto voglio consigliarvelo.

Crescere a Palermo non è stato facile. Impegnativo essere un ragazzino negli anni 90, e dividere l’adolescenza tra  i pomeriggi a Mondello e la strage di Capaci, tra l’amico del cuore, figlio di un consolidato boss mafioso della città, e Giovanni Falcone che passa a farti gli auguri di compleanno.

UNA TAZZA DI SALUTE.

Non mi ricordo nemmeno da quando bevo the. Mi piace tantissimo, da sempre.

Sarà per la mia innata inglesitudine. Che spazia in egual misura dall’amare la spiccata malinconia delle giornate di pioggia alla consapevole libertà di poter scendere in strada indossando felpa del pigiama, leggins in pelle e infradito di gomma senza preoccuparsi minimamente del giudizio dei nostri simili.

Fatto sta che bevo the a colazione, the a merenda e potrei bere the anche dopo cena.

NO FRILLS.

Ci sono cose che non hanno bisogno di fronzoli. Quelle belle, mai.

Una coperta di lana vecchia in cui sprofondare sul divano. Nel tuo solito posto.

Le partenze senza meta del sabato mattina. Con il rientro previsto in giornata.

Una tazza di cioccolata calda, quando fuori soffia un vento freddo. Forse l’ultimo della stagione.

Un abbraccio stretto stretto, che non necessita di alcuna parola.

MASCHERE, MIMOSE E FRECCE.

Febbraio di  anno bisestile. Un giorno in più aggiunto a questo mese che sfugge veloce, anticipando la primavera. O allungando l’inverno.

Inverno messo alle strette, dunque. Se mai ci fosse stato. Che per il freddo, quello vero, sono dovuta espatriare in Slovenia (il mio racconto di viaggio QUI).

Febbraio e il Carnevale. E la mia diffidenza verso i visi mascherati. In principio per paura. Oggi per una personale mancata propensione alle maschere. Soprattutto quando non è Febbraio.
 

Farina, zucchero, uova e un profumo, inconfondibile.

LIBERE DI SCEGLIERSI. AMICHE.

Io che sto a socialità come l’orso delle caverne, oggi ho voglia di parlarvi di amicizia. Femminile, nello specifico. Perché quella tra uomo e donna l’affrontiamo un’altra volta.

Le amiche di scuola. Quelle dell’università. E poi le amiche, che prima erano colleghe. Le Amiche, insomma!