Non lo è stato.
Le notizie cattive. Vicine e
lontane.
Le notizie che prendono sempre
troppo spazio. In una mente predisposta. E che di rado si da tregua.
Le mete che sogno. La voglia di
partire. La paura che si insinua.
Quei pomeriggi di afa e silenzio. Quando è più facile avvertire attimi di vuoto e solitudine. Tutti così presi dalle loro vite. Di cui non invidio nulla, se non l'incapacità di riconoscere quegli stessi attimi.
Quei pomeriggi di afa e silenzio. Quando è più facile avvertire attimi di vuoto e solitudine. Tutti così presi dalle loro vite. Di cui non invidio nulla, se non l'incapacità di riconoscere quegli stessi attimi.
Le giornate che iniziano ad
accorciarsi.
La necessità di progetti inediti che, al contrario, si allunga.
La necessità di progetti inediti che, al contrario, si allunga.
Idee in fermento. Progetti che ambiscono a prendere forma. Sogni.
Gli Auguri, a chi come ogni anno vorrebbe evitare.
La nostalgia di NYC che si fa ancora sentire, parecchio.
L’innata capacità di vedersi
altrove. Sempre più frequentemente.
E lo so che probabilmente non
sarebbe facile. Ma tra entusiasmo e timore io tifo per il primo.
Il non mollare la presa. Mai. Aggrapparsi
per provare a difendersi. Perché il recinto è limite ma anche impegno e
protezione.
E io sono qua. Gli altri..Chissà.
Arrivederci Luglio.
Alice
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