L’anticiclone Flegetonte, ormai
bloccato sul Nord Italia, porta le temperature a sfiorare i 39°C..
Una domenica chiusi in casa con
condizionatore accesso sembra essere l’unica possibilità per superare indenni
questo weekend di fuoco..
Alternative? Noi abbiamo scelto
di salire sui monti, i primi che si incontrano provenendo dalla pianura.
L’intenzione è giusto quella di
alzarci in quota e sperare in una lieve brezza che non sappia di Phon acceso, in
modalità hot!!
Parcheggiata l’auto intorno alle
11 (siamo su un altro fuso rispetto agli escursionisti veri, lo so, e infatti
incontriamo gente che già scende (!),
correndo (!)) ci immergiamo in un “leggera” scarpinata che, in 40 min.
di impegno e sudore, ci porta a destinazione.
I “Prati Parini” non sono altro
che un panettone verde, con vista su Bergamo e buona parte della sua pianura
occidentale.
Da qui chi vuole può proseguire
fino alla vetta del Canto Alto..noi ci siamo fermati, ma solo perché la calura
impediva lo stacco successivo J
!!
E proprio qui riflettevo, seduta
all’ombra di una grande pianta, come certi luoghi relativamente vicini a casa,
possano sembrare così lontani dal nostro quotidiano.
Riescono a portarti indietro di
un sacco di anni, quando tutto sembrava più grande semplicemente perché lo osservavi
da una statura inferiore..Quando tutto sembrava affascinante semplicemente
perché lo guardavi con occhi ingenui ma curiosi..
In realtà poco o nulla è cambiato
da allora, e a me piace almeno una volta all’anno rituffarmi in questa
realtà..così agreste, così rustica, dove il tempo è stato in grado di fermarsi,
dove non servono smartphone o connessioni wifi, serve solo un telo per sdraiarsi
sull’erba ad ascoltare le mucche al pascolo, il vento che profuma d’estate e,
in lontananza, il vociare delle partite disputate a carte, tra bicchierini di
vino e briciole di sana competitività.
Esiste quassù, in mezzo al nulla,
anche un agriturismo con ristoro e
alloggi e produzione di formaggi tipici per coloro a cui la montagna fa venire
appetito, e sono parecchi.
Speriamo che l’”Europa” non giunga
fino a qui, con le sue teorie demenziali, come l’ultima in ordine di tempo che
prevedere la produzione di formaggi e yogurt con latte in polvere e di dubbia
provenienza.
Riuscirà l’ Italia a tutelarci? A
tutelare realtà come questa? Chissà se tra 15 anni si potrà salire quassù e
rincuorarsi ancora che nulla è cambiato….
E voi, che modo alternativo avete
trovato per combattere questi giorni di caldo?
Alla prossima, Alice
Prati Parini – Partenza dalla frazione Cler di Sedrina (BG)
Per qualsiasi info potete contattare l’ Ufficio del Turismo,
situato proprio a Sedrina, cliccando QUI
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