Sono già passate diverse settimane. Lo so, questo sarebbe dovuto essere un post da pubblicare a fine agosto.
Sindrome è quell’insieme di
sintomi che possono essere provocati dalle cause più diverse. In questo caso,
appunto, il rientro dalle vacanze.
Il mio è proprio un disturbo
fisso, continuo, perpetuante. Che con il passare delle settimane, l’allontanarsi
dei ricordi vacanzieri e l’immersione nella routine..no, non scema. Anzi,
peggiora.
E’ una necessità. Quella di immaginare destinazioni,
prenotare voli, studiare itinerari.
E quando non lo faccio, o non lo posso fare, inizia la
sofferenza.
Non per la ricerca, come tanti, di un meritato riposo che non trova riscontro.
A me, a mancare è proprio l’entusiasmo, gli stimoli, l’impulso
a proiettarsi avanti con lo sguardo e, a seguire, con i piedi.
Vorrei darmi una calmata. Ma ho imparato che certi animi si
calmano a fatica.
Vorrei smettere di percepire un limite geografico come un limite personale. Ma ho imparato che pure
certa curiosità si gestisce a fatica.
E potrebbero essere qualità,
entrambe. Ideali per rendermi meno ottusa certo, ma perfette anche a crearmi un’
insofferenza latente.
Condivisibile solo con chi altro ne è colpito!
Se tra i lettori ci fossero casi similari chiedo la cortesia
di farsi avanti e abbandonare l’anonimato!! J
Forzaa..sono certa di non essere sola!
Alice
Certo che abbandono l'anonimato vista la questione. Sono Tiziana e come te soffro di patologia da rientro in modo permanente. Ma quanto sarebbe bello poter viaggiare tutte le volte che ne sentiamo l'esigenza? Ah, fammi sognare!
RispondiEliminaCiao Tiziana, benvenuta nel club!! Viaggiare ogni volta che desideriamo?! Sarebbe semplicemente FANTASTICO!!Sogno con te!!
EliminaChe ti posso dire se non che ti capisco? Io non trovo quiete a casa... Devo ancora capire come fare 😩
RispondiEliminaQuiete?!.. Questa sconosciuta.. Grazie ragazze, mi sento meno sola :-))
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