L’ho vista e sono rimasta senza
parole.
L’ho vista e mi è sembrato di
conoscerla da sempre.
Provare a raccontare questo
viaggio, che aspettavo da una vita, non è cosa semplice. E non lo farò
elencando quello che dovete assolutamente vedere in 3, 5 o 7 giorni in città.
Che di elenchi così ne trovate moltissimi. Proverò a raccontarvi New York per
quello che la città riesce a regalare.
E, credetemi, sarà indelebile.
Il sole alto a specchiarsi sui
grattacieli e sul mio viso, quasi a svegliarmi e a confermarmi che sì, quello
che ho davanti, è tutto vero.
Una guida dove ho appuntato
ristoranti, mostre, quartieri emergenti. Quella stessa guida da chiudere e
ributtare nello zaino per lasciarsi trasportare. La città sembra guidarti e sapere
dove ognuno di noi lascerà un pezzo di cuore. Il mio si è adagiato bene bene
tra il fiume e il vetro, che si arrampica impetuoso verso l’alto, in quel lembo
di terra che è l’Hudson River Park.
Osservare i suoi abitanti e le
infinite possibilità di vivere la vita.
Dove correranno? Perché a NY
corrono sempre!
Cosa staranno ascoltando in
quelle cuffie? Perché a NY tutti indossano le cuffie!
Proprio loro che, oltre che
stressati, sono gentilissimi. Hanno la naturale consapevolezza di poter offrire
un supporto (anche solo un corretto senso di marcia..) in un luogo che, già di
suo, offre moltissimo.
New York non è una città. E’ un’emozione.
New York è un mondo. Dentro una città.
New York riesce a farti sentire protagonista in mezzo a
milioni di comparse.
La vedo allontanarsi, in silenzio. Come un arrivederci che
non sai quanto durerà ma speri il meno possibile.
Sintetici i racconti al rientro. Ricordi che condivido a
fatica per far si che non scappino via, trasformandosi in parole.
Forse è solo paura. La mia.
Forse è una calamita dimenticata dall’altra parte
dell’oceano. New York.
A breve nuovo post con i miei consigli in città, seguitemi!!
Alice
Le tue parole riflettono perfettamente tutti gli stati d'animo che mi hanno invasa durante il mio viaggio a New York. La guida che entra ed esce dallo zaino, i newyorkesi che non ci pensano due volte a fare due chiacchiere o a darti una mano. Hai usato poche parole, ma forti, vere. Un bel mix di pensieri :)
RispondiEliminaA presto, un bacione :)
Grazie Martina! Quello che hai scritto è per me un complimento grande. Riuscire a condividere emozioni con qualcuno che non conosci credo sia lo scopo principale di un blog. E quindi anche dei Nostri.
RispondiEliminaA presto, Alice
Alice le tue parole sono una poesia, mi hai fatto venire i brividi. Forse perchè sto guardando seriamente a NY, anche se non so se la riuscirò ad inserire fra le prossime mete, per una questione logistica. Ma "sbatto" continuamente contro questa città: nei libri, nei film, nei miei sogni! Si, perché la sogno spessissimo pur non essendoci stata! Assurdo...
RispondiEliminaBellissimo questo post!
Claudia B.
Grazie Claudia, mi rendi felice! Preparati allora, perché se la sogni già prima di esserci stata dopo diventerà un chiodo fisso!Ma non sei sola, siamo in tanti :-) !! Alice
RispondiEliminaCiao Alice! Avevi proprio ragione.. New York va vissuta, ascoltata e assaggiata con i propri tempi! Io ci sono stata senza troppe pretese e l'ho scoperta passeggiando tra il verde e il cielo..è stato un innamoramento lento.. �� ma alla fine mi sa che proviamo lo stesso amore!
RispondiElimina..non riesco a loggarmi però!
EliminaSono Katia :)
Ciao Katia, non capisco cosa succede nel login ma il mio livello tecnologico lascia a desiderare.. :-)!! Hai visto che sensazioni e racconti simili ci siamo portate al rientro da New York? Sì, condivido, è amore! Grazie Alice
EliminaHo capito, Alice, che sarà difficile tornare a casa e saperla lì, lontana. Non so se sono pronta. Emozionata sin da ora, questo sì.
RispondiEliminaAnche io ero emozionatissima e ..preparatissima!! Goditela in ogni singolo istante!!
EliminaAlice
New York... Il mio sogno (il nostro sogno) da sempre. Ti ricordi cosa ho scritto qualche giorno fa su Facebook riguardo alle mie fantasie attoriali? Spero che tu riesca a parlarmi almeno in parte di quella New York, perché quella di adesso mi ispira meno. O sono io a ispirarmi meno?
RispondiEliminaAh Roberta come ci capiamo..:-)!!Quando ero a NYC(e l'ho adorata, credimi) mi immaginavo come poteva essere viverla negli anni 80! La NY del video di Bad, quella creativa di Warhol e Basquiat, quella dei club seminascosti e pervasi dalle diversità. Ovviamente la città da allora è molto cambiata, è meno pericolosa e più pulita, ci sono state un sacco di riconversioni incredibili! Credo che NYC rimanga un sogno, che vale sempre la pena vivere!
EliminaAlice