Ho troppo poco tempo, oggi, per
un post che meriterebbe di essere scritto senza fretta.
Per ricordare un evento così
delicato ma dalla forza prorompente.
Perché l’11 settembre è come un
vaso, colpito nella sua fragilità ma che rompendosi ha saputo sprigionare un’
energia compattante quando, invece, molti si sarebbero aspettati l’esatto
contrario.
Io ricordo fedelmente quegli
attimi: dove ero, cosa stavo facendo e,
ancor più rilevante, come mi sono sentita.
Il passato che non passa, che si
accomoda nel profondo e che a fatica avrà la forza di alzarsi, di allontanarsi
forse mai.
Ma proprio nel profondo, nel mio,
so che è giusto che sia così, è giusto abbracciarlo per tenerlo ben stretto il
ricordo, anche se fa male..
La storia e le sue tragedie servono
a questo..ad accompagnarci, aiutandoci a guardare al futuro da più punti di
vista, per non compiere l’errore di essere limitati e limitanti..
E poi la storia è sempre lì
accanto a noi anche quando, voltando lo
sguardo indietro, potremmo essere incapaci di cogliere, da soli, dettagli celati
ma preoccupanti, evitando così il ripetersi di certe tragedie.
Per non dimenticare..se mai sarà
possibile.
11/9.